I FONDAMENTALI
La carta dei doveri
dei genitori nello sport

26-02-2021 12:00 - News 2020-2021

I bambini e i ragazzi che praticano sport hanno tutta una serie di diritti, messi nero su bianco dall'O.N.U. (Commissione Tempo Libero, Ginevra 1992: leggi qui) che costituiscono la bussola affidata agli adulti nell'esecuzione del loro mandato di allenatori-educatori-animatori.

Ai genitori tocca invece una serie di doveri ugualmente tracciati in maniera chiara e incontrovertibile: ne ha tratto un significativo decalogo il Panathlon, associazione culturale fondata a Venezia nel 1951 che si è data come mission "l'affermazione dell'ideale sportivo e dei suoi valori morali e culturali, quale strumento di formazione ed elevazione della persona e di solidarietà tra gli uomini e i popoli".



Un documento quanto mai ricco di contenuti, teso a sensibilizzare padri e madri circa una equilibrata azione educativa che possa accompagnare la crescita dei loro figli nel mondo dello sport.


CARTA DEI DOVERI DEL GENITORE NELLO SPORT

1) La scelta della disciplina sportiva preferita spetta ai miei figli in totale armonia e senza condizionamenti da parte mia.

2) Mio dovere è verificare che l'attività sportiva sia funzionale alla loro educazione psico-fisica, armonizzando il tempo dello sport con gli impegni scolastici e con una serena vita familiare.

3) Eviterò ai miei figli, fino all'età di 14 anni, pesanti attività agonistiche, salvo discipline formative, privilegiando lo sport ludico e ricreativo.

4) Li seguirò con discrezione, con il loro consenso, se servirà ad aiutarli ad avere con lo sport un rapporto equilibrato.

5) Non chiederò agli allenatori dei miei figli nulla che non sia utile alla loro crescita e commisurato ai loro meriti e potenzialità.

6) Dirò ai miei figli che per essere bravi sportivi e sentirsi felici nella vita non è necessario diventare dei campioni.

7) Ricorderò loro che anche le sconfitte aiutano a crescere perché servono per diventare più saggi.

8) Indicherò loro i valori del Panathlon come fondamento etico per affrontare una corretta esperienza sportiva.

9) Al loro ritorno a casa non chiederò se abbiano vinto o perso, ma se si sentano migliori; né chiederò quanti gol abbiano segnato o subìto o quanti record abbiano battuto, ma se si siano divertiti.

10) Vorrò specchiarmi nei loro occhi ogni giorno e ritrovare il mio sorriso giovane.


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