PROTOCOLLI
Screening iniziale,
facciamo chiarezza

20-08-2021 14:00 - News 2021-2022

La nuova stagione sportiva sta per prendere il via in un clima di incertezza, fra tanti dubbi e anche un po' di confusione: oltre alle legittime preoccupazioni legate all'andamento della curva pandemica, i protocolli e le indicazioni fornite dalla Figc per la ripresa delle attività appaiono tutt'altro che trasparenti, anche in virtù di continui aggiornamenti che - addirittura - ultimamente vanno in contrasto fra loro.

Sembrava assodato che tutti gli atleti della fascia agonistica (dai 2008 in su) dovessero sottoporsi a un tampone prima di iniziare la preparazione, perché così era chiaramente scritto sulle direttive pubblicate dalla Figc lo scorso 4 agosto. Ma poi, dopo le integrazioni del 10 agosto e un ulteriore vademecum riassuntivo, in data 19 agosto sono stati pubblicati ulteriori 'chiarimenti' che in realtà, più che chiarire, cambiano completamente il piano d'azione.

Dunque, alla luce delle più recenti disposizioni varate per il calcio dilettanti, le varie squadre devono predisporre al momento della ripartenza la seguente tipologia di screening:

- attività di livello nazionale (Serie D, Eccellenza, Juniores nazionali):
test antigenici (tamponi) obbligatori per tutti i componenti il gruppo squadra, a prescindere dal possesso del green-pass

- attività di livello regionale e provinciale (prima squadra e settore giovanile agonistico, fino ai Giovanissimi):
test antigenici (tamponi) obbligatori solo per chi NON è in possesso del green-pass; esonerati da tale obbligo, dunque, gli atleti con certificazione verde

- attività di base (Esordienti, Pulcini, Primi calci, Piccoli amici):
nessuna tipologia di screening iniziale, solo autocertificazione

(in allegato: il protocollo Figc, con le relative integrazioni pubblicate sino a oggi)


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