Andrea Corte, responsabile 'Trevigliese 1907 Special': "Felici di vedere i ragazzi con diverse disabilità divertirsi in campo, esultare per un gol"
05-12-2023 14:07 - Breaking News
Tra i nuovi progetti lanciati in questa stagione con l'avvento della presidenza di Luigi Resmini, c'è anche il progetto “Trevigliese 1907 Special”, un'iniziativa realizzata in collaborazione con l'Associazione Hibiscus per dare a ragazzi con disabilità diverse l'occasione di fare sport e condurre uno stile di vita sano. Allenatore di questa 'speciale' squadra è Andrea Corte, che ha raccontato come è nato il progetto (intervista che trovate anche sul nostro mensile): “Ho collaborato con la Trevigliese per circa otto anni come preparatore atletico del settore giovanile e cinque anni fa insieme a Giulio Galimberti e Alberto Salvoldi abbiamo fondato la scuola calcio. Quest'anno per impegni professionali fuori regione ho dovuto rifiutare tutte le proposte a livello calcistico e mai mi sarei aspettato che Marco Rossetti e Gianluca Leo mi chiamassero per affidarmi questo nuovo progetto. Sono preparatore atletico professionista e insegnante di educazione fisica da circa 13 anni; i tre anni da insegnante di sostegno nelle scuole hanno rappresentato per me un'esperienza molto importante perché mi hanno insegnato a relazionarmi con persone con questo tipo di problematica ed è per questo che hanno pensato a me”.
In cosa consistono le attività?
“Svolgiamo allenamenti simili a quelli di una squadra normale, la cosa più difficile è stata però vederli sul campo e capire cosa potessero fare e adattare le loro difficoltà alle proposte in campo. Chi motoriamente è abile e veloce impara subito e anche a livello cognitivo capisce la consegna, chi invece ha problemi motori, di velocità o di coordinazione, riceve esercizi appositi per venire incontro a queste problematiche in modo che ogni individuo sia inserito alla pari di tutti gli altri senza creare differenze. Che è poi l'obiettivo del progetto, basato su inclusività e uguaglianza”.
Come hanno risposto i ragazzi a queste proposte?
“E' stata una sorpresa anche per me, non avevo mai gestito un gruppo di disabili nel calcio, avevo visto il basket inclusivo, il sit in volley, mai calcio. L'approccio è stato molto positivo, i ragazzi mi hanno preso subito in simpatia e mi hanno fatto capire che erano contenti di fare quello che gli stavo proponendo. Mi hanno trasmesso felicità e soddisfazione, si vede che sono contenti di stare sul campo, giocare, fare gol. Ora partiremo con dei semplici allenamenti che potrebbero precedere in futuro delle partite con altre realtà simili. I ragazzi provengono dall'Associazione Hibiscus, che come dicevo ha avviato questa collaborazione con la Trevigliese per permettere a chi ne avesse voglia di iscriversi a questi allenamenti di calcio. Ringrazio anche Daniel Thanasi, che mi fa da vice allenatore, un ragazzo che già da un po' di anni sta dando una mano in Trevigliese, ora ha cominciato a fare anche da speaker allo stadio”.
Che obiettivi vi siete posti, se si può parlare di obiettivi, con questi corsi?
“L'obiettivo è di fare delle proposte che piacciano ai ragazzi, vederli felici, fargli fare attività fisica che in altre occasioni possono avere difficoltà a fare e vederli contenti, esultare dopo un gol. Per il futuro vedremo strada facendo”.
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